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Immagine del redattoreAssociazione Culturale La palma e l'ulivo

Il consumo di suolo e i cambiamenti climatici

L’Associazione Lealtà e Condivisione di Siracusa organizza un incontro pubblico mercoledì 4 maggio 2022 alle ore 16.30 presso il Liceo Einaudi di Siracusa sul tema


Non consumare più suolo: ce lo chiede l’Europa con l’obiettivo della Land Degradation Neutrality prevista dall’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, ci chiede la rinaturalizzazione dei territori. Come ricorda il rapporto Ispra, gli Stati membri devono prevedere sia l’azzeramento della cementificazione sia l’aumento delle superfici naturali che vanno sottratte all’urbanizzazione. Obiettivo più che auspicabile in un Paese ad alto rischio di dissesto idrogeologico come il nostro dove, anche a seguito dei cambiamenti climatici, occorre la de-impermeabilizzazione della terra.

Stop al consumo di suolo: le case ci sono, non ne servono altre. In Italia ci sono 7 milioni di case vuote. Invece si continua a costruire: due metri quadrati al secondo, soprattutto nelle grandi città. Secondo l’ultimo censimento Istat, oltre 31 milioni di abitazioni di cui circa 7 milioni sono vuote o abbandonate. La cementificazione in Italia avanza senza sosta, al ritmo di due metri quadrati al secondo, 14 ettari al giorno nel 2018, soprattutto nelle aree già molto compromesse, come le grandi città, Roma e Milano in primis, come precisa il rapporto dell’Istituto Superiore per l’Ambiente sul consumo di suolo. Unica grande città, in controtendenza, Torino. In totale, quasi la metà della perdita di territorio integro nazionale dell’ultimo anno si concentra nelle aree urbane, il 15% in quelle centrali e semicentrali, il 32% nelle fasce periferiche e meno dense.

Persino la Corte dei Conti ha ribadito come le risorse per intervenire contro il dissesto idrogeologico giacciano praticamente inutilizzate mentre il disegno di legge di iniziativa popolare sulla materia è fermo all’esame del Senato dal 2019.

In sede parlamentare, la senatrice Paola Nugnes, facendo proprio il testo già elaborato dal Forum Salviamo il Paesaggio, ha depositato un disegno legislativo che parte dalla definizione di “consumo del suolo” per arrivare a un programma di rigenerazione urbana sostenibile che prevede la strutturazione di due banche dati, la prima relativa ai suoli e alla loro capacità di fornire servizi ecosistemici, la seconda relativa al riuso del patrimonio immobiliare esistente e delle aree dismesse da riutilizzare. L’obiettivo è quello di soddisfare le esigenze insediative, anche relative all’abitare, tramite la ristrutturazione, la sostituzione, il costruire sul costruito, la rigenerazione. Con in più il tentativo, regolamentato per legge, di innalzare la percentuale di rinaturalizzazione dei suoli consumati in modo reversibile, anche attraverso le bonifiche.

Anche nel territorio siracusano si pone la necessità di interventi volti a contrastare il dissesto dei versanti e a a preservare la pianura costiera, sulla scorta di progetti che preservino il sistema idrogeologico e la difesa delle aree a fronte dei cambiamenti climatici e dei loro effetti devastanti sulle zone urbanizzate della costa.


Alessandra Trigilia





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